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Frammento indeciso del giardino planetario, il Terzo paesaggio è costituito dall’insieme dei luoghi abbandonati dall’uomo. Questi margini raccolgono una diversità biologica che non è a tutt’oggi rubricata come ricchezza.”
Gilles Clément inizia così la sua riflessione nel Manifesto del Terzo paesaggio, asserendo come in questi luoghi marginali e residuali la natura possa proliferare spontaneamente. Il vario insieme di piante è fondamentale per la conservazione della diversità biologica, caratteristica necessaria per la vita del pianeta.
Nel dipinto ho raffigurato quindi tutti gli arbusti, alberi e erbe spontanee presenti nelle aiuole di fronte agli edifici, facendoli dialogare con gli elementi architettonici presenti.
Questo complesso popolare ospita al suo interno una varietà di persone enorme, ognuna con le sue origini, le proprie storie e abitudini. Lavorando quindici giorni in questo contesto ho conosciuto molti degli abitanti degli edifici instaurando rapporti di amicizia e di solidarietà, dalla bottiglia di acqua al caffè, passando per le chiacchierate e l’aiuto a dipingere, fino a arrivare alle lamentele per il servizio di Alia. Per questo ho scelto di approcciarmi al muro seguendo la teoria del Terzo paesaggio, perché lo reputo analogo al complesso abitativo in questione: spesso ritenuto marginale dagli abitanti stessi, ma con la costante fondamentale della diversità, della varietà delle persone che lo vivono quotidianamente e che ne determina la bellezza.
“la riserva è un luogo non sfruttato. [...] Appare per sottrazione dal territorio antropizzato.”
Sempre Clément nel suo teorizzare il Terzo paesaggio afferma che è una riserva, ovvero una porzione di luogo non sfruttata, non antropizzata, come appunto le aiuole colme di erbe spontanee. Il mio modo di dipingere rispecchia questo aspetto: su fondo bianco ritaglio i soggetti colorando esclusivamente lo sfondo, ritagliando le sagome bianche dal muro. In pittura e nel processo di stampa queste porzioni dove non si interviene vengono chiamate riserve. 
Il risultato e il soggetto è ottenuto per sottrazione.

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"50145" it is the title of the building work carried out in the working-class district of Quaracchi in Florence. The mural spans more than 150 meters and includes 46 columns. The subject represents leaves and plants from the flowerbeds in the center of the building's courtyard. They are all spontaneous plants and considered marginal, not important, but which increase the biodiversity of the place. Biodiversity which is essential for the life of the planet, as Gilles Clement writes in his treatises on the third landscape.

Created on July 6, 2023
Via Padre Ernesto Balducci, 22/8, 50145 Firenze FI, Italië
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Hunted by Tiny Tim.
Pictures by provided by the artist.

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Camera usedCanon EOS 6D
Date created2023-07-06T22:00:00.000Z
OrganizationStreet Levels Gallery
Marker typeartwork
CityFlorence
CountryItaly
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