L’opera è un omaggio a uno degli eventi medievali più noti della storia nazionale, la Battaglia di Tagliacozzo, combattuta il 23 agosto 1268 nei Piani Palentini, in Abruzzo. Si ispira allo scontro fra Angioini e Svevi, che ha rappresentato l’ultimo atto della dinastia sveva nel nostro Paese. I due schieramenti sono visibili sui lati dell’impianto: da una parte i guelfi, guidati da Carlo I d’Angiò, dall’altra i ghibellini, sostenitori di Corradino di Svevia. Uno spazio è riservato anche al guelfo più famoso: Dante Alighieri.

The work is a tribute to one of the best-known medieval events in national history, the Battle of Tagliacozzo, fought on 23 August 1268 in the Piani Palentini, in Abruzzo. It is inspired by the clash between the Angevins and the Swabians, which represented the last act of the Swabian dynasty in our country. The two sides are visible on the sides of the structure: on one side the Guelphs, led by Charles I of Anjou, on the other the Ghibellines, supporters of Conradin of Swabia. A space is also reserved for the most famous Guelph: Dante Alighieri.