La spettacolare architettura di Palazzo Sanfelice, col suo intrico di scale, cortili, porte, panni stesi sui ballatoi, ospita un’opera malinconica quanto legata intimamente alla città di Napoli e alle sue origini che sfumano nel mare, nel mito, nella luce notturna della luna. Zilda, street artist francese, ispirandosi al brano del musicista francese Arnaud Michniak, ha rappresentato un uomo nudo di spalle, con i polsi in catene, che si affaccia su un cielo che preannuncia tempesta e su un mare nero e agitato, con il Vesuvio animato da una luce che brilla in lontananza. L’immagine si inserisce nel contesto architettonico, creando un effetto illusionistico di apertura verso l’esterno, che è insieme straniante e angosciante, a simboleggiare quasi l’impotenza dell’uomo di fronte alla natura.