Lo street artist Jorit (Ciro Cerullo) ha creato un murale di 213 metri quadrati di Antonio Gramsci su un edificio di edilizia popolare nel quartiere Isolotto di Firenze, due anni dopo il suo murale di Nelson Mandela in Piazza Leopoldo. Commissionato come parte del progetto Odio gli indifferenti dall'Associazione Teatro Puccini, il murale presenta le riflessioni di Gramsci dalle sue Lettere dal carcere: "Anche quando tutto è o sembra perduto, bisogna rimettersi al lavoro in silenzio, ricominciando dall'inizio... La crisi consiste proprio nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere".
Gramsci, fondatore del Partito Comunista Italiano e figura intellettuale chiave, ha trascorso anni in prigione sotto il regime fascista, producendo scritti filosofici e politici che hanno ispirato i movimenti di liberazione in tutto il mondo. Questa iniziativa, sostenuta dal governo locale di Firenze e dalle associazioni culturali, mira a rigenerare gli spazi pubblici della città promuovendo al contempo i messaggi di resistenza, comunità e impegno di Gramsci.
Il murale simboleggia un appello alla solidarietà in tempi difficili, soprattutto durante la pandemia in corso. Sottolineando il potere trasformativo della street art, i funzionari della città sottolineano il suo ruolo nell'arricchire le comunità e nel promuovere connessioni culturali. L'opera d'arte fa parte di uno sforzo più ampio per portare un significato intellettuale e artistico ai quartieri popolari, trasformando le case popolari in gallerie all'aperto.
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Street artist Jorit (Ciro Cerullo) has created a 213-square-meter mural of Antonio Gramsci on a public housing building in Florence’s Isolotto district, two years after his Nelson Mandela mural in Piazza Leopoldo. Commissioned as part of the Odio gli indifferenti project by the Puccini Theater Association, the mural features Gramsci’s reflections from his Letters from Prison: “Even when all is or seems lost, one must quietly set to work again, starting from the beginning... The crisis consists precisely in the fact that the old dies and the new cannot be born.”
Gramsci, a founder of the Italian Communist Party and key intellectual figure, spent years imprisoned by the fascist regime, producing philosophical and political writings that inspired liberation movements globally. This initiative, supported by Florence's local government and cultural associations, aims to regenerate the city’s public spaces while promoting Gramsci’s messages of resistance, community, and engagement.
The mural symbolizes a call for solidarity in challenging times, especially amid the ongoing pandemic. Highlighting the transformative power of street art, city officials emphasize its role in enriching communities and fostering cultural connections. The artwork is part of a broader effort to bring intellectual and artistic significance to popular neighborhoods, turning public housing into open-air galleries.
Date created | 2020-11-25T00:00:00.000Z |
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Marker type | artwork |
City | Florence |
Country | Italy |
What3Words | shack.youth.airbag |